Gruppo di Acquisto Prodotti Tipici (GAPT)

Da qualche tempo sto valutando l'idea di inserire la possibilità per alcuni produttori di prodotti davvero tipici di zone specifiche, in particolare presidi slowfood, di creare un proprio GAPT con la possibilità di aprire un ordine visibile e accessibile a tutti i GAS iscritti.

Immaginate un Gruppo di Acquisto di Aglio Rosso di Nubia, di Cipolla di Giarratana, di Fico secco di Carmignano, di Cipolla di Certaldo, di Pera Signora della Valle dei Sinni, etc. etc., ognuno gestito da un ottimo produttore locale scelto da noi.

Questi potrebbe raccogliere un ordine collettivo da tutti i GAS iscritti e poi organizzare il trasporto per scaricare l'ordine di ogni GAS nelle varie sedi accordandosi con i gasisti.

Credo che questo potrebbe arricchirci culturalmente e permetterci di contribuire a mantenere vive e valorizzare le nostre tipicità nazionali.

Che ve ne pare?

Si potrebbe provare con un produttore di Mandorla di Toritto, presidio slow food pugliese.

Alcuni GAS già conoscono la Fattoria della Mandorla, un'ottima azienda della zona.

Ho contattato il titolare che potrebbe essere interessato  e mi ha chiesto di verificare che cosa pensano i GAS di questa nuova modalità di acquisto che coinvolgerebbe l'intera rete.

Amplio l'idea, oltre che i GAS, potrebbero essere interessati a ordinare ai GAPT anche i produttori, per avere materie prime di qualità riducendo al massimo i costi logistici. Un forno ad esempio potrebbe ordinare le mandorle di Toritto per confezionare i propri dolci. E questo si collegherebbe al Progetto Filiera Solidale.

Trovo che sia una bella idea, aiuterebbe anche nelle relazioni intergas, però mi sorgono due perplessità:

- il produttore deve essere sempre in linea con l'economia solidale (so che lo hai specificato, lo ribadisco), ci potrebbe essere il rieschio che il prodotto tipico prevalga tra i criteri di scelta del produttore;

- chi si occupa dell'organizzazione? Il produttore stesso?

Ciao

Marina

GASBO - Bologna

Grazie Marina per la risposta.

I produttori verrebbero scelti dagli stessi GAS fra tutti quelli presenti nel distretto slowfood.

Si, sarebbe lo stesso produttore ad occuparsi dell'organizzazione eventualmente sostenuto da un referente dei GAPT in ogni GAS per contatti e segnalazioni, accordi sulla consegna, etc.

ciao e grazie per tutto il lavoro che fai per noi !

Idea può essere carina ma vedo però alcuni rischi:

- perdere il discorso di sostenere produttori vicini al GAS, che si conoscono e che coltvano prodotti tipici locali della zona dove si abita (tutta l'italia ha prodotti proprio del prorio territorio) 

- aumentare il trasporto e tutto quelllo che ne consegue

- delegare troppo a Slowfood (o ad altra organizzazioni) cosa è di qualità o meno, cosa è tipoico etc...  

ciaooo Giorgio

Bene, sono d'accordfo, non deleghiamo a SlowFood e scegliamo noi cosa considerare tipico.

Partirei dal creare una pagina per l'inserimento e la visualizzazione di ogni prodotto tipico con immagine, descrizione ed elenco dei produttori.

Contemporaneamente verrà creata la mappa.

Poi eventualmente organizzeremo gli ordini collettivi dell'intera Rete.

Qualcuno mi aiuterebbe in questo lavoro di ricerca ed inserimento?

La cosa più funzionale sarebbe se ci fossero degli aiuti da ogni parte d'Italia; ognuno nel suo territorio conosce bene i prodotti tipici e potrebbe verificare i produttori.

Il GAsBo per la zona di Bologna si rende disponibile.

Per le altre zone io propongo che l'Amministratore Mario invii una mail a tutti segnalando questo progetto comunitario.

Ciao

Marina

GASBO - Bologna

Sono d'accordo con l'idea di Marina. Ogni GAS può segnalare i produttori tipici della propria zona e collaborare alla gestione.